Tanto bello quanto ostile: così si può definire il territorio nel quale abbiamo appena concluso i festeggiamenti del cinquantesimo compleanno della nostra spider: se infatti sulla bellezza della zona non si discute, da un punto di vista funzionale la location ha dato adito a molte preoccupazioni: le strade sono strette, tortuose, trafficate e soprattutto prive di spiazzi che possano consentire la sosta di un lungo serpentone di vetture: logico quindi che man mano che cresceva il numero di adesioni salivano anche i timori di chi avrebbe dovuto gestire l’evento; anche la scelta dell’albergo non è stata facile, in quanto non si riusciva a trovare una struttura che potesse garantire il giusto numero di camere ed una corrispondente quantità di posti auto in area chiusa: abbiamo quindi ovviato dirottando il pernotto di alcuni equipaggi in una struttura esterna, soluzione sicuramente non ottimale sul piano logistico ma che ha consentito di non respingere nessuna iscrizione. Alla fine tutto è andato bene per un insieme di fattori: da un lato l’organizzazione ha cercato di stilare un road book dettagliato, dall’altro i partecipanti sono stati particolarmente attenti, puntuali e hanno seguito diligentemente le indicazioni; infine anche lo staff dell’albergo ha dato una mano effettuando servizi di navetta da e per la struttura esterna e bloccando il traffico quando il gruppo doveva uscire dal parcheggio dell’hotel, contribuendo alla buona riuscita dell’evento. L’Hotel Sole, situato nel comune di San Siro sulla sponda occidentale nei pressi di Menaggio, ha costituito il nostro campo base per tutta la durata del raduno: comodo, accogliente e funzionale, caratterizzato da una posizione panoramica e dalla gentilezza di tutto lo staff, è stato di fatto “monopolizzato” dal nostro gruppo per l’intera durata della manifestazione. Tre equipaggi al debutto: in primis, con la sua 850 arancione Davide Peverelli che ha personalmente offerto gli omaggi ai partecipanti (dei pregevoli foularini in seta appositamente realizzati, un panno un microfibra commemorativo dell’evento ed altri gadgets veramente gradevoli), poi i neo soci veneziani Barbara e Gianpaolo Scarante a bordo della loro seconda serie rossa ed infine una giovanissima coppia dalla provincia di Reggio Emilia, Davide e Maria Laura Ruini, presenti a bordo della CL grigia di Romano Bartoli, nonno di Davide, tradito ancora una volta dalla sua schiena…. Non è mancato anche un blitz da Torino di Davide Sargentini, quello da Milano di Calogero Latino e l’incontro con i bergamaschi Carlo e Antonino Grassi che ci hanno affiancato il sabato; presenti invece dall’inizio due equipaggi padovani che, pur non essendo soci, ogni tanto si fanno vedere ai nostri incontri: Fabio e Monica Mazzari e Marco Giacon con Cristiano Mazzari; gradito il ritorno della signora Elisa Pezzola Zana ed infine una menzione speciale per il romano Gianluca Mancini, il cui viaggio complessivo, peraltro in solitudine, ha sfiorato i 2000 km.
Previsioni del tempo pessime hanno accompagnato l’arrivo delle spider in terra lariana: il giovedì gli equipaggi sono arrivati alla spicciolata colorando a poco a poco il cortile dell’Hotel Sole, ma nessuno, eccetto Enzo Dalla Rosa ovviamente, ha osato aprire la capote. Verso metà pomeriggio le auto già pervenute, oltre una ventina, si sono dirette a Menaggio dove era stato appositamente riservato un parcheggio a ridosso del centro: come da tradizione il programma del giovedì è abbastanza libero e pertanto la visita non era guidata ma ognuno si è ritagliato un itinerario a proprio piacimento passeggiando per le viuzze del centro o sul lungolago; c’era anche qualche sprazzo di sole ma le nubi nere all’orizzonte preannunciavano che nel giro di poco si sarebbe avverato quanto annunciato dal meteo per cui alle prime avvisaglie il gruppo si è riportato alle auto per tornare in albergo dove nel frattempo erano sopraggiunti altri equipaggi. La mattina successiva il cielo era davvero grigio e non lasciava troppo spazio all’ottimismo: peccato perché il programma prevedeva la salita e la sosta al Balcone d’Italia, una magnifica terrazza situata sulla Cima Sighignola a 1300 metri, ideale per ammirare dall’alto Lugano ed il suo lago ma anche tutte le vette delle Alpi Occidentali, in particolare il Rosa, il Bianco ed il Cervino. Alle 8,30 in punto il serpentone di auto ha lasciato l’hotel e ha costeggiato il lago di Como discendendo fino ad Argegno: qui si è arrampicato lungo le ripide salite della Valle d’Intelvi per salire fino a Lanzo nel cui territorio si trova il belvedere: la temperatura, abbassatasi a causa delle precipitazioni, ha fatto sì che anche nei punti più impegnativi nessuna macchina avesse problemi di surriscaldamento; l’unico forfait è stato quello della dinamo della macchina di Tonino Scacchetti ma, fortunatamente, un bravo meccanico trovato sul posto gli ha permesso di continuare il raduno. Come previsto il panorama dal Balcone d’Italia è stato pesantemente ridimensionato dalle nuvole e, come se non bastasse, di nuovo un po di pioggia: fortunatamente a un paio di chilometri si trova una baita con ampio parcheggio che ci ha accolto per una pausa caffè. Abbiamo quindi iniziato la discesa sul versante del lago di Lugano, mentre il cielo dava qualche timido segnale di incoraggiamento: il gruppo ha quindi costeggiato il Ceresio (altro nome del lago di Lugano) fino a Porlezza con scorci incantevoli e da qui in Valsolda dove è stata fatta inversione di marcia per puntare di nuovo verso il Lario, non prima di un ottimo pranzo consumato presso il ristorante La Solitaria, sulle sponde del piccolo lago di Piano. A questo punto siamo ripartiti per Tremezzo dove, dopo avere schierato le auto sul lungolago, abbiamo visitato Villa Carlotta ed i suoi magnifici giardini; la villa, realizzata verso la fine del ‘600 in una conca tra lago e montagne, dispone di un magnifico giardino botanico dal quale si godono scorci incantevoli sul lago. Con una percorrenza complessiva di 108 km siamo rientrati in hotel dove nel frattempo erano arrivati gli ultimi equipaggi che si sono uniti al gruppo per la cena.
Sabato mattina, con un tempo ancora incerto ma tendente al bello, il serpentone di spider, con la collaborazione della Polizia Municipale di Menaggio che ha temporaneamente bloccato il traffico sulla statale, si è messo in marcia in direzione Nord e dopo avere toccato Dongo e Gravedona ha attraversato Piano di Spagna ed il ponte sull’Adda puntando verso Colico: a questo punto, costeggiando il lago sulla sponda lecchese, abbiamo raggiunto l’Abbazia Cistercense di Piona, situata su un’incantevole penisola: dopo un passaggio allo spaccio per l’acquisto dei liquori distillati in loco dai monaci, il simpatico Padre Andrea ha illustrato ai presenti la storia dell’abbazia e della zona in modo assai coinvolgente; è stato eccezionalmente concesso l’ingresso con le auto all’interno del complesso, dove sia i partecipanti che le vetture hanno beneficiato di una benedizione. Poche centinaia di metri ed il raduno ha svelato una fantastica sorpresa: l’agriturismo Malacrida: situato in riva al lago in una posizione davvero unica, ha servito il meglio della gastronomia locale raccogliendo unanimi consensi; il sole, finalmente uscito allo scoperto, ha invitato i partecipanti a sostare un po per godersi il panorama; una volta ripartiti abbiamo percorso il lungolago per qualche chilometro fino a raggiungere Varenna: qui la centrale piazza San Giorgio era stata appositamente riservata alle nostre spider; nei negozi campeggiava una locandina che annunciava il nostro arrivo e l’accoglienza è stata ottima; sul posto la responsabile della proloco Dina Greppi e l’assessore Paolo Ferrara hanno fatto gli onori di casa ai partecipanti che si sono divisi tra una passeggiata in centro e la visita ai giardini di Villa Monastero, una villa in riva al lago ricavata in un’abbazia del 1200. Per il viaggio di ritorno, numerosi equipaggi hanno voluto sperimentare la traversata del lago in traghetto, godendosi il panorama da un’altra prospettiva. Per la serata era prevista la cena di gala, durante la quale come consuetudine il presidente non ha mancato di fare sfoggio della sua abilità oratoria con un lunghissimo discorso……
Domenica abbiamo lasciato l’hotel in direzione Como e li per lì sembrava che le tragiche previsioni meteorologiche fossero state completamente sbagliate: abbiamo pertanto percorso la sponda occidentale in direzione Sud attraversando Menaggio, Tremezzo, Ossuccio (con il suo famoso campanile e la visita sull’isola Comacina) fino ad arrivare a Como dove ci aspettava una pioggia torrenziale: abbiamo sistemato le auto nella splendida Piazza Cavour di fronte al lago ma la pioggia davvero forte ha rovinato la visita della città lariana e ha iniziato ad allagare le spider ferme in piazza; alle 11,30 abbiamo quindi lasciato il Lario per raggiungere, dopo un percorso collinare (purtroppo a sua volta rovinato dalla pioggia incessante), il ristorante Regina di Malnate dove abbiamo concluso l’evento con un pranzo memorabile. E iniziato il rito dei saluti e degli abbracci mentre la pioggia finalmente dava una tregua agevolando il viaggio di rientro. E questo è tutto, ma non si può chiudere senza i doverosi ringraziamenti per Comune e Polizia Locale di Menaggio, Comando Polizia Locale dei Comuni della Tremezzina, Comune e Pro loco di Varenna, Comune di Como; grazie anche a Gino Quarenghi di Menaggio, Enrico Paleari di Varenna e Silvio Colombo di Malnate per la gentile collaborazione; ringraziamenti a Padre Lodovico e Padre Andrea dell’abbazia di Piona, ad Angelo e Veronica del ristorante “La Solitaria”, a Giovanni Malacrida titolare dell’omonimo agriturismo e ad Artemio Crovini del ristorante Regina; un grazie speciale alla famiglia Sala e a tutto lo staff dell’Hotel Sole di San Siro, dove gentilezza e disponibilità sono davvero di casa. Un riconoscimento ufficiale infine a Davide Peverelli e alla sua azienda “La Fotoserica” per gli splendidi omaggi offerti al gruppo.
Appuntamento al prossimo raduno….