Il raduno di primavera del 2010 si è svolto ad Acqui Terme (AL) estendendosi a tutto il basso Piemonte, tra Langhe e Monferrato. La perfetta organizzazione di Maurizio Pedemonte e consorte, il buon numero di auto (quasi 30) e la voglia di divertirsi degli equipaggi hanno esaltato la bellezza dei paesaggi e l’eccellenza dell’enogastronomia piemontese.
Tranne rare eccezioni, le prime spider sono arrivate sin dal venerdì mattina, colorando allegramente i due parcheggi dell’Hotel “Pineta”, nel pomeriggio è poi arrivata la gran parte delle spider da ogni parte d’Italia… e non solo, quest’anno infatti la “forbice” di arrivi si è estesa da Palermo a Lyone (Francia), nelle prime ore di sabato sarebbero arrivate le ultime auto. Qualcuno, pur di essere presente al raduno, ha caricato la spider su un mezzo adatto per non farla… stancare!
Dopo la presa di contatto con l’Hotel è stato distribuito ai partecipanti il dettagliato road-book con mappe, carte e gadget vari, quindi, visto il buon numero di equipaggi già presenti, con l’ausilio della navetta dell’Hotel è iniziato il trasferimento degli equipaggi nel centro di Acqui Terme per la visita guidata del complesso della cattedrale di S. Maria Assunta che include l’antico Seminario ed una struttura adiacente nata come ospedale.
Nella sala capitolare della cattedrale è conservato uno splendido trittico della Madonna di Montserrat, risalente al 1480, capolavoro del pittore spagnolo Bartolomé Bermejo. Dopo aver visitato il complesso della cattedrale, il gruppo, attraversando il centro di Acqui Terme, si è spostato per la visita dei resti delle antiche terme, di epoca romana, situate sotto il livello della sede stradale. Al termine dell’escursione, la navetta dell’Hotel ha riportato tutti in sede per la cena e per definire gli ultimi dettagli per l’impegnativa giornata di sabato.
Come sempre il sabato è la giornata chiave del raduno, quindi i preparativi iniziano molto presto, alle prime ore del mattino alcune spider sono pronte, lucidate e col motore già caldo. Durante gli ultimi preparativi e dopo aver asciugato dalle auto qualche goccia di pioggia caduta nella notte, arrivano anche gli ultimi partecipanti al raduno. Tutto è pronto, con l’assistenza di un gruppo di motociclisti del “Texas Hill Country Chapter” di Acqui Terme che con le loro «Harley Davidson» eviteranno di perdere qualche spider lungo il percorso, ci si mette in moto. Prima tappa è una stazione di servizio per riempire i serbatoi, la presenza di tante spider sorprende un po gli addetti della stazione di servizio che quasi non credono ai loro occhi alla vista della nostra carovana, così dopo aver invaso il piazzale ci si rimette in moto verso la prima vera meta del raduno che è Monastero Bormida.
Risalendo la Val Bormida e dopo aver attraversato il borgo di Terzo, le spider giungono in questo antico centro in cui domina la presenza del castello e della sua torre. Dopo la suggestiva entrata attraverso un antico arco, le spider vengono disposte all’interno della piazza e, come tradizione, sono circondate da curiosi e passanti che apprezzano la bellezza delle spider.
Il gruppo viene subito guidato all’interno delle sale del castello per apprezzarne la bellezza oltre che per ascoltarne la storia dalla guida preposta.
Completata la visita al delizioso centro si riparte per raggiungere Roccaverano, le spider saliranno così fino a circa 750 metri di altitudine dopo aver percorso le incantevoli strade immerse nel verde e per lunghi tratti affiancate al fiume Bormida. All’arrivo nella piazza di Roccaverano le spider trovano lo stand del “Consorzio di tutela della Robiola di Roccaverano DOP”, dopo aver preso contatto con la piazza e con i pochi abitanti del centro piemontese gli addetti del consorzio descrivono le tecniche produttive dell’unico formaggio caprino DOP italiano e… chiaramente offrono una gradita degustazione delle “formaggette” e di alcuni vini piemontesi.
Anche in questo caso, la precisa organizzazione di Maurizio Pedemonte prevede l’ausilio di una guida che descrive le caratteristiche della chiesa di Maria ss. Annunziata, risalente ai primi del 1500, il cui prospetto è attribuito all’architetto Bramante. Sulla stessa piazza della chiesa si affaccia quel che resta di un antico castello e dalla torre ancora intatta realizzata con blocchi di pietra arenaria ed alta circa 30 metri, chi ha avuto il coraggio di “scalare” la torre dall’interno, giunto in vetta ha goduto di una vista mozzafiato sulle valli e le langhe circostanti.
Dopo aver verificato che le auto sono in piena forma, si riparte per scendere verso l’agriturismo San Desiderio, gestito dalla famiglia Merlo, anche in questo caso l’accoglienza è ottima e dopo aver disposto le spider nel parcheggio riservato è il momento del pranzo.
In considerazione del fatto che il ristorante in cui ci si trova è parte di una grande azienda zootecnica, è facilmente immaginabile l’alta qualità del pranzo e della preparazione dei piatti tipicamente piemontesi.
Durante il pranzo l’ex pilota di Rallye Enrico Re, che nel frattempo si è aggregato al raduno e che alla fine degli anni ’60 con la «850 Racer Team» partecipò al Rally di Montecarlo ed alla mitica Targa Florio, approfitta per richiedere a tutti i soci del Club di lasciare un ricordo sulla copia di un libro dedicato alla spider.
Alla fine del pranzo c’è il tempo per visitare l’azienda zootecnica della famiglia Merlo la cui punta di diamante è il cosiddetto “bue grasso”.
Il tempo incombe ed il fitto programma predisposto da Maurizio Pedemonte prevede il rientro in hotel per una breve sosta e la successiva “sfilata” nel centro di Acqui Terme.
Alle 18 in punto la colorata carovana di spider dopo aver superato il ponte sul fiume Bormida, attraversa corso Bagni e si ferma nella centrale piazza Italia dominata dal “Grand Hotel Thermes” e da una suggestiva fontana realizzata da una lunga sequenza di vasche in cascata.
L’impatto con la piazza e con i numerosi passanti che non esitano a soffermarsi è subito positivo, tra gli abitanti di Acqui e i componenti degli equipaggi inizia un simpatico scambio di idee e di pareri sulle spider presenti, qualcuno approfitta per fare una foto ricordo, qualche altro ricorda che… in famiglia una Fiat 850 l’avevamo anche noi, ma questa è diversa!
La polizia municipale concede l’ingresso di tre auto nel “pedonalissimo” corso Italia per giungere così nella Piazza della Bollente, è l’occasione per visitare la famosa sorgente di acqua salsobromoiodica che sgorga alla temperatura di 75 gradi e per il rito dello sgaientò. La visita del centro di Acqui Terme si conclude con il cocktail offerto dalla Cantina Regionale di Acqui Terme con degustazione dell’ottimo Brachetto d’Acqui.
Al rientro in hotel segue la tradizionale cena di gala, anche qui il menù prevede specialità piemontesi ed una torta “a tema”, la cena sarà l’occasione per premiare Maurizio Pedemonte per l’ottima organizzazione e l’equipaggio giunto dalla località più distante (Palermo).
Come per i giorni precedenti, anche domenica mattina il meteo è amico del Club e promette bene, dopo i canonici preparativi la carovana si incammina per raggiungere il centro di Cassine, anche in questo caso l’accoglienza è di tutto rispetto, dopo una prima sosta nella piazza d’ingresso al paese, il personale della Protezione Civile e alcuni componenti del “Vespa Club Cassine” ci guidano nella piazza antistante il palazzo comunale e la chiesa di San Francesco. Gli equipaggi vengono accolti dal vice sindaco Arditi che, nelle vesti di guida, illustra la storia della chiesa di San Francesco e dell’annesso convento. Il comune di Cassine, nella persona del sindaco Baldi, provvede ad un gradito rinfresco, con specialità eno-gastronomiche tipiche, per i Soci del Club che non possono che ringraziare con il gagliardetto del Club consegnato dal Presidente Vittorio Capozzi.
La carovana si rimette i moto per raggiungere Strevi, dopo aver attraversato splendide colline ricoperte di vigneti da cui nascono alcuni dei pregiati vini piemontesi, si giunge alla Cantina Marenco.
Ad attenderci troviamo le tre sorelle Marenco, titolari dell’azienda vinicola, ed il personale della pro loco.
Dopo un primo cocktail di benvenuto, veniamo guidati all’interno delle cantine per una dettagliata spiegazione dei processi di lavorazione per l’ottenimento di vini di grande qualità e prestigio. Il programma, a questo punto, prevede il pranzo conclusivo che le signore Marenco hanno predisposto in un caratteristico salone. Anche in questo caso il menù prevede piatti tipici della cucina piemontese accompagnati dai vini della Cantina Marenco e dai tipici Amaretti di Strevi offerti dall’azienda Chiodo di Strevi.
Al termine del pranzo Maurizio Pedemonte consegna ai partecipanti i sempre graditi omaggi e resta il tempo per far scorte degli ottimi vini Marenco riempiendo ogni angolo delle spider con le confezioni di vini.
E’ giunto il tempo per i saluti ed un arrivederci ai prossimi raduni, non prima di aver ringraziato la famiglia Pedemonte, artefice dell’organizzazione del raduno e tutti gli enti e le aziende che hanno contribuito alla buona riuscita del raduno.
Appuntamento al prossimo raduno….