E così anche la stagione dei raduni 2019 la vediamo solo nel retrovisore! Sembra ieri quando all’assemblea di Campogalliano presentavamo il programma dell’anno e invece siamo qui a tirarne le somme; il raduno svoltosi dal 12 al 15 settembre è stato davvero un successo, baciato dal sole e dalla fortuna: quattro giorni di bel tempo e nessun equipaggio in panne; a ciò aggiungiamo un albergo di livello eccellente con una cucina curatissima e ottimi percorsi, peraltro supportati da scorte di polizia nelle fasi più critiche, una location tra le più piacevoli e il risultato non può che essere positivo: merito senz’altro dell’organizzazione, curata in primis da Alfredo Pizzabiocca e Maria Grazia che hanno riscosso meritatamente il plauso dei partecipanti. Trentasei le vetture presenti con tre equipaggi al debutto: gli abruzzesi Simone ed Eleonora Antonini e i siciliani Mimmo Montalto e Giovanni e Leda Pintaudi: se per Simone e la sua spider bianca si trattava di un ritorno dopo oltre 10 anni di assenza, per i due equipaggi provenienti dalla Sicilia è stata la prima partecipazione in assoluto: Mimmo, al volante di una Berlinetta rosso fiammante, è giunto da Palermo da dove si è imbarcato per Napoli per proseguire poi su strada; Leda e Giovanni, la cui spider è in fase di restauro, hanno invece optato per un percorso interamente stradale a bordo di un’auto moderna. Come già detto in pagina di apertura, Alfredo e Maria Grazia hanno accolto con grande disponibilità anche gli equipaggi giunti con largo anticipo; ciononostante il raduno prendeva il via il giovedì pomeriggio con alloggio all’Hotel Cosmopolitan, la struttura di punta del Gruppo Giustozzi che dispone di altri hotels nel maceratese: un albergo raffinato, moderno e confortevole che ha riscosso l’unanime apprezzamento da parte dei partecipanti tanto per le camere quanto per la ristorazione. Già dai primi passi sarà evidente che nulla è lasciato al caso: infatti quando tutti in colonna lasciamo l’albergo per dirigerci verso il lungomare, una pattuglia della Polizia Municipale di Civitanova blocca il traffico della SS 16 Adriatica per consentire l’uscita del serpentone di spider; e quando il lungomare pochi km più a monte si ricongiunge con la Statale una seconda pattuglia blocca l’incrocio per farci proseguire tutti insieme scortandoci fino a Loreto, dove veniamo presi in consegna da un’auto della locale Polizia Municipale che ci accompagna attraverso la ZTL fino al sagrato della celebre basilica. C’è tempo per una visita in autonomia del santuario e dei camminamenti di ronda (dai quali il colpo d’occhio della piazza è davvero suggestivo) prima della benedizione delle autovetture e della visita guidata delle quattrocentesche Cantine della Santa Casa realizzate dal Bramante: all’interno, oltre alla spiegazione sulla storia dell’edificio, delle cantine e delle pontificie aziende agricole, abbiamo potuto degustare i prodotti aziendali: vini, olio e diversi tipi di miele arricchiti da una robusta selezione di salumi e formaggi locali. Siamo poi rientrati in albergo a Civitanova per la cena ed il briefing di presentazione: e qui il Consiglio ha presentato un questionario, sottoponendo una serie di domande al fine di sondare il gradimento dei raduni e trarne le conseguenze. Passiamo quindi al venerdì mattina quando ci mettiamo in marcia verso Recanati, magnifico borgo arroccato su un colle reso celebre dai canti leopardiani: qui, una volta schierate le auto nella magnifica piazza dedicata all’illustre Giacomo, veniamo ricevuti in Municipio dal vicesindaco nella sala degli stemmi e nel salone del Consiglio; successivamente suddivisi in due gruppi per motivi di ordine pratico, abbiamo la possibilità di salire sulla torre civica che domina la piazza e che contiene un antico orologio con funzionamento a contrappeso; viene poi visitano il Teatro Persiani contenente i cimeli di Beniamino Gigli, altro illustre recanatese; non manca una passeggiata per il centro storico passando davanti a Palazzo Leopardi, alla torre che ispirò la poesia “Il passero solitario” e un passaggio al colle dell’Infinito, da cui Leopardi prese spunto per la più celebre delle sue poesie e di cui quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario. Dopo un ottimo pranzo ripartiamo alla volta di Montelupone, bellissimo borgo nella cui piazza del comune faremo un pò fatica a stipare tutte le spider; prima di arrivare in centro però facciamo tappa all’Abbazia di San Firmano con una visita guidata della struttura, compresa la cripta dove si trova un altare che pare avere proprietà miracolose contro i dolori ossei… il problema è che per beneficiarne bisogna “gattonarvi” sotto per ben sette volte e la cosa non è proprio agevole! Raggiungiamo quindi la piazza principale e ci dedichiamo alla visita del paese: il teatro, la chiesa, il museo della macchina fotografica e quello degli antichi mestieri. La discesa verso l’Adriatico avviene con un percorso panoramico che, all’orizzonte, è dominato dall’azzurro del mare verso il quale digradano queste magnifiche verdi vallate. La sera in albergo, dopo il questionario della sera prima, arriva una nuova sorpresa, stavolta durante la cena: si presenta infatti il gruppo folkloristico “Li Pistacoppi” composto da sette persone in costumi tipici che, strumenti musicali alla mano, allieta la nostra serata in maniera assolutamente inedita. Il tempo vola e siamo già a sabato mattina quando puntiamo verso l’entroterra per raggiungere Macerata, con la parte storica arroccata su un altura alla base della quale si è sviluppata la città moderna. In barba ai divieti di accesso, veniamo scortati fino alla centralissima Piazza della Libertà che, in men che non si dica, si riempie di curiosi attratti dalle nostre auto. Anche stavolta perfetta sincronizzazione con due guide che ci accompagnano alla scoperta delle meraviglie del capoluogo: nei sotterranei dello sfarzoso palazzo Bonaccorsi visitiamo il Museo della Carrozza, una collezione davvero unica e conservata in uno stato impeccabile, senza contare la cura dell’ambientazione: veramente molto interessante. Raggiungiamo e quindi visitiamo la Basilica di Santa Maria della Misericordia, di fianco alla quale si trova il duomo, tuttora inagibile a seguito del terremoto. Dopo avere attraversato la scenografica piazza Mazzini, alla base del colle entriamo allo Sferisterio, singolare esempio di teatro all’aperto inserito in pieno contesto cittadino. Risaliamo quindi in piazza della Libertà prima delle 12 per goderci lo spettacolo offerto dall’orologio astronomico. Pranziamo ottimamente in un locale del centro e risaliamo in auto diretti verso il centro di Pollenza: qui visitiamo la collezione di Vespe e materiale a tema di proprietà di Marco Romiti, un ex calciatore che ha raccolto cimeli di ogni genere riguardanti il celebre scooter della Piaggio: la mostra è ospitata in un antico palazzo e, pur essendo magnifica, non è sufficientemente valorizzata per via degli angusti spazi a disposizione; non manca anche una serie di motocarri Ape, una Vespa Acma 400 (una piccola automobile cui la Fiat fece una guerra spietata) e alcuni scooter concorrenti della Vespa stessa. Ovviamente le varie versioni dello scooter di Pontedera fanno la parte del leone e qui sono custoditi esemplari di versioni che non sono nemmeno presenti nel museo della Casa. Dopo una giornata con un imprinting culturale al mattino e uno motoristico al pomeriggio è ora di pensare alle gioie della gola: per questo ci fermiamo alle Cantine Sant’Isidoro che oltre ai classici vini marchigiani propongono particolarità come il pecorino e la ribona. Come da copione abbuffata e degustazione prima di dirigersi in hotel per la cena di gala durante la quale sono stati distribuiti gli omaggi: una sacca particolarmente ricca (due confezioni di pasta, una di farina bio, una di caffè, una bottiglia di vino e pubblicazioni varie), lo svuotatasche realizzato appositamente per questo evento e omaggiato dagli organizzatori e gli abbonamenti offerti dallo sponsor Epocauto; per la serata oltre alla musica dal vivo Alfredo e Grazia hanno ingaggiato una coppia di ballerini che hanno curato l’animazione. Purtroppo il raduno volge al termine, ma il sole onnipresente rincuora anche coloro che nel pomeriggio dovranno affrontare un lungo viaggio: grazie al solito blocco della SS16, stavolta a cura dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Civitanova, lasciamo l’hotel e ci dirigiamo pertanto alla riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, situata a cavallo tra i comuni di Tolentino ed Urbisaglia: si tratta di un’area caratterizzata da una foresta di 100 ettari ai cui margini si trova la millenaria abbadia che abbiamo visitato, sempre col supporto di una guida, prima di ritornare in Hotel a Civitanova per il pranzo conclusivo. Un raduno veramente magnifico che resterà nella memoria dei partecipanti. Ora è tempo di ringraziamenti: oltre agli organizzatori e agli sponsor locali Assifin, Banco Marchigiano e Mec Auto, nonché a tutto lo staff dell’Hotel Cosmopolitan, va ai Comuni di Civitanova Marche, Loreto, Recanati, Montelupone, Macerata e Pollenza per la fattiva collaborazione sia a livello di concessione spazi che di supporto coi rispettivi corpi di Polizia Municipale.
Arrivederci al prossimo raduno.