Paesaggi incantevoli, bel tempo, molte auto presenti ed una organizzazione impeccabile, sono stati questi gli ingredienti per il memorabile raduno del ventennale. L’organizzazione del Presidente Vittorio Capozzi, supportato da Giorgio Pedroni ha riportato il Club dove tutto era iniziato. Durante i circa 120 Km percorsi, gli equipaggi hanno potuto ammirare gli splendidi paesaggi della zona dei cinque laghi apprezzando particolarmente le soste e gli appuntamenti predisposti dall’organizzazione. Durante le serate non sono mancati riconoscimenti e targhe ricordo per tutti i partecipanti, oltre all’originale lotteria che vedeva in palio alcune prelibatezze “nazionali”.
Tutto ebbe inizio venti anni fa… era il 1992 e l’appena fondato Club Fiat 850 Spider Bertone organizzava il primo raduno nella zona del lago di Tenno, sede del raduno era l’Hotel Cristina. Oggi, a 20 anni esatti da quel raduno, il Club festeggia il ventennale con un raduno nella stessa zona. Rispetto al 1992 il Club ha fatto tanta strada, le auto sono in numero maggiore, i Soci provengono da molte parti d’Italia e l’entusiasmo è crescente. Il Presidente Vittorio Capozzi, fondatore del Club, è stato assoluto protagonista, nell’organizzazione del raduno, con la collaborazione di Giorgio Pedroni.
Il meteo ha voluto darci una mano per consentirci di festeggiare il nostro anniversario nelle migliori condizioni: quindi, sotto il sole ed uno splendido cielo azzurro, le verdi vallate trentine, costeggiate da cime ancora bianche di neve, sono state solcate dal variopinto serpentone di auto partecipanti che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 37 equipaggi: in verità non tutte erano 850 spider: vi erano infatti tre auto moderne a cui si aggiungevano un’Alfa Romeo, una Siata, una 128 ed un paio di Barchetta; il resto era una lunga e colorata scia di spider con qualche debuttante ed alcuni graditi ritorni: per la prima volta si è avvicinato al Club il veneto Fabio Mazzari con la sua seconda serie rossa mentre, parlando di soci, a Riva del Garda c’è stato il debutto ufficiale del milanese Calogero Latino che, in compagnia del nipote Michele, si è presentato a bordo di una seconda serie bianca alquanto elaborata nella carrozzeria e negli interni; per quanto riguarda i graditi ritorni ci riferiamo ai due equipaggi romani che da tempo non presenziavano alle nostre manifestazioni: Alessandro Benedini e papà su CL bordeaux, assenti dal 2003, ed i coniugi Alfredo e Carmela Anzini su “sport spider” nella classica livrea rossa; è stato però l’esordio anche per la nuova seconda serie di Davide Sargentini che, dopo avere sospeso il restauro della propria rossa Racer Convertibile, si è presentato a bordo di un magnifico esemplare di colore verde chiaro con interni rossi che ha suscitato il plauso dei partecipanti; presenti anche due equipaggi toscani e due marchigiani oltre ai soliti habitué “nordici”; i palermitani Gaetano e Piera Tarantino, che di solito si assicurano di diritto la qualifica di equipaggio proveniente da più lontano, per il secondo anno consecutivo si sono visti scippare il titolo da Chizuko Uchida, arrivata dal Giappone per festeggiare con noi il nostro ventesimo compleanno: e parlando di stranieri, citiamo anche una coppia di tedeschi che si sono aggregati a noi per una giornata: della loro spider, con qualche piccola licenza che i germanici spesso si concedono, abbiamo tutti invidiato la targa “FI 850”: infatti la legislazione locale permette di personalizzarla, cosa che da noi non è possibile… peccato! A chi non piacerebbe sfoggiare il numero 850 sulla targa della propria auto??? Un plauso anche a due coppie di soci: Ugo e Gianna Bacchi che, non potendo essere presenti per motivi familiari, hanno fatto una volata (da Firenze) domenica per presenziare almeno al pranzo finale e Carlo e Paola Longobardi che avevano già prenotato un viaggio in Egitto che hanno disdetto perché volevano a partecipare assolutamente al nostro incontro. E un bravo anche alle nostre macchine: un numero così cospicuo di presenze faceva aumentare il rischio di qualche guasto ma, complice anche un percorso ben studiato, le 850 hanno retto bene: solo qualche fugace surriscaldamento per Latino e una gomma da cambiare per Cevoli ma nulla di irrimediabile.
Dopo questo lungo cappello, dedichiamoci alla cronaca dei quattro giorni: infatti già da giovedì 26 il parcheggio dell’hotel Oasi, situato in un’incantevole posizione sul lungolago di Riva, cominciava a pullulare di spider; l’atmosfera era pervasa dall’usuale allegria e gli organizzatori, piazzati all’ingresso, dotavano ogni partecipante di pass, welcome kit e road book e ogni auto di adesivo commemorativo dell’evento. Nel pomeriggio i partecipanti hanno potuto visitare ed ammirare la cittadina che meritatamente si fregia dell’appellativo “perla del Garda Trentino”; il sole che aveva accolto gli equipaggi al loro arrivo li aveva anche accompagnati durante il viaggio e costituiva un ottimo viatico per il proseguimento della manifestazione.
Il venerdì mattina, con precisione svizzera, il corteo di spider lasciava l’albergo alle 8,30 per dirigersi nella vicina cittadina di Arco; questa località, ai tempi della dominazione austroungarica, era particolarmente apprezzata come zona di soggiorno e cura per via del suo clima invidiabile: nel piacevole centro storico del paese spiccano la Chiesa Collegiata, il Casinò Municipale ed il Parco Arciducale caratterizzato dalla presenza di specie arboree provenienti da varie parti del mondo; sopra al borgo, con un’arrampicata di una ventina di minuti in cui pochi coraggiosi si sono cimentati, si trovano le rovine del castello e del borgo fortificato, da cui si ammira un panorama splendido da un lato sulle vallate, dall’altro sul lago. La sosta è terminata con un aperitivo davanti al casinò di cui abbiamo anche visitato il salone principale. Rapido rientro in albergo per il pranzo poi di nuovo a bordo delle nostre spider per raggiungere il lago di Ledro, un incantevole bacino lungo circa 2,8 km e largo 770 metri le cui rive erano abitate sin dall’età del bronzo: nel 1929, con l’apertura di una centrale elettrica, venne abbassato il livello delle acque ed emersero i resti di un villaggio costruito su palafitte cui è dedicato un piccolo museo che abbiamo visitato; dopo la sosta siamo ripartiti percorrendo l’intero perimetro del lago fino a Pieve di Ledro con un piccolo break in un locale in stile sudtirolese. Da notare che una parte del percorso prevedeva lunghe gallerie all’interno delle quali ci siamo divertiti facendo cantare a dismisura i clacson delle vetture: un frastuono infernale che dava però l’idea dell’allegria che regnava fra i partecipanti. Serata di gala in albergo e per la prima volta abbiamo visto il presidente commosso: nonostante un sorriso smagliante, gli occhi un po lucidi lasciavano trasparire la sua emozione: probabilmente in pochi istanti gli sono passati davanti agli occhi questi vent’anni densi di ricordi piacevoli dagli albori alla celebrazione del ventennale; dei fondatori della prima ora erano presenti solo lui e Roberto Ricci ed è evidente che per entrambi i festeggiamenti hanno costituito un momento davvero speciale; ovviamente Vittorio ha rinviato il discorso del presidente alla serata successiva! A seguire, i soci amanti del ballo si sono potuti scatenare in una veranda a noi riservata con musica e cantante.
Magnifico anche il programma del sabato che ci ha portato alla scoperta di altri tre bacini lacustri: in primis quello di Cavedine in cui la quiete regna sovrana: per raggiungerlo abbiamo attraversato le Marocche di Dro, un singolare percorso fra rocce originate da un insieme di frane postglaciali che rendono la zona il fenomeno franoso più importante a livello europeo; di sicuro un panorama bello ed insolito che ci ha accompagnato fino a Pergolese dove abbiamo visitato le famose cantine e distillerie Pisoni: ai radunisti è stata offerta una degustazione prima della visita guidata in cui i titolari hanno illustrato il sistema di spumantizzazione dei vini e di distillazione delle vinacce. Foto di rito e “assalto in massa” allo spaccio aziendale hanno completato la tappa prima della ripartenza verso il lago di Toblino, presso il quale non è stato possibile sostare vista la conformazione del territorio: abbiamo potuto però ammirarlo costeggiandolo prima di dirigerci a Fiavè per la degustazione di formaggi tipici presso il locale caseificio. Dopo questa tappa abbiamo risalito il passo del Ballino, valico che mette in comunicazione la zona del Garda con le Valli Giudicarie: le montagne innevate facevano un piacevole contrasto con il caldo esploso improvvisamente, cosa che ha consentito di godersi appieno le spider; memorabile pranzo presso il ristorante “da Lucio” che ci ha proposto un menù tipico trentino che ha entusiasmato i partecipanti; nel pomeriggio ci siamo invece diretti verso il lago di Tenno, piccolo specchio di acqua azzurrissima che una ricerca ha definito come il lago più pulito d’italia: il bacino lacustre è sovrastato da una collina su cui sorge il borgo medioevale di Canale di Tenno, inserito meritatamente nell’elenco dei borghi più belli del nostro paese: lo abbiamo visitato percorrendo i ripidi vicoletti lastricati e respirando le atmosfere di un tempo; il perfetto stato di conservazione fa sì che il paese sia spesso utilizzato come set cinematografico; nuovo rientro in hotel per una nuova serata di gala in compagnia, allietata da una lotteria con premi a base di specialità gastronomiche modenesi: qualche maligno ha insinuato che sia stata inventata dal presidente per eludere ancora una volta il famoso discorso… nulla di più probabile! E’ seguito un brindisi con bottiglie personalizzate da un’etichetta realizzata da Davide, il nostro mago della grafica che, nell’ombra, lavora per il Club instancabilmente: ha infatti curato anche la realizzazione delle felpe, dei tappetini, dell’adesivo del raduno e della splendida targa ottonata rilasciata ai partecipanti a ricordo della ricorrenza; Chizuko, gentile come sempre, ha voluto dare un suo omaggio ad ogni partecipante.
Siamo così giunti alla domenica che ci ha accolto con un cielo grigio ed un brusco abbassamento della temperatura: siamo saliti sul battello per la gita a Limone sul Garda e i più lesti hanno preso posto sotto coperta: chi ha viaggiato sul ponte superiore ha battuto un po i denti ma ha potuto ammirare lo splendore del lago e della strada gardesana, costruita in epoca fascista: fino ad allora, infatti, la località era raggiungibile solo via lago o attraverso impervi sentieri; sopra al tracciato attuale si trova incastonato nei monti un vecchio camminamento di epoca asburgica, oggi transitabile a piedi oppure in mountain bike; bellissime anche le antiche limonaie, spesso costruite a picco sul lago. Una volta sbarcati ci siamo sparpagliati per le vie del borgo per shopping e visita del centro. Dopo un’oretta e mezzo siamo rientrati a Riva per il pranzo conclusivo mentre qualche gocciolina di pioggia cominciava ad impensierirci; fortunatamente il tanto temuto acquazzone non è arrivato e, una volta ripartiti verso casa, siamo tutti riusciti a viaggiare senza grossi problemi. Un grosso grazie agli organizzatori che, è bene sottolinearlo, ci hanno offerto un raduno eccezionale a prezzi da saldo, e a tutti coloro che li hanno supportati ed hanno reso possibile questo bellissimo evento.
Appuntamento al prossimo raduno….