Si è concluso, con grande soddisfazione dei partecipanti, il raduno di Torino dal 8 al 9 Settembre 2007. Un’altra importante pagina dell’album dei ricordi del Club, scritta e… fotografata da Marco Chiari che in questi appunti di viaggio ci racconta il raduno che ha riportato… a casa le spiderine.
“…E che il tempo sia nostro complice!!”. Con questa frase l’amico Davide aveva concluso la pagina di benvenuto del road book del raduno di Torino e, fortunatamente, è stato un buon profeta!
Il sole ha infatti accompagnato il nostro raduno torinese dell’8 e 9 settembre per la gioia degli equipaggi partecipanti; si è trattato di un week end meraviglioso il cui programma, per quantità e qualità, avrebbe meritato una partecipazione più numerosa delle 13 vetture presenti.
A parte questo, la due giorni si è svolta in maniera splendida e non solo a livello meteo: l’organizzazione, con Davide Sargentini in cabina di regia e Gilda Fogli con il figlio Stefano a dare manforte, è stata pressoché perfetta ed ha addirittura previsto un servizio di navetta per il trasporto dei bagagli con pullmino Volkswagen dei primi anni ’70 che si è perfettamente inserito nel corteo delle nostre spider; non sono mancate nemmeno le staffette in motocicletta, fondamentali per attraversare una metropoli come Torino senza spezzettare il corteo.
Premesso che abbiamo avuto anche due equipaggi stranieri, uno francese ed uno svizzero, alcuni partecipanti sono giunti già nella serata di venerdì presso l’hotel “San Giorgio” di Sangano, sulle colline della Val Sangone, vicino al lago di Avigliana e a circa 25 km dal capoluogo.
Il raduno vero e proprio però prendeva il suo via ufficiale in via Nizza 294, ovvero all’ingresso del Lingotto, lo storico stabilimento FIAT realizzato negli anni ’20 e rinato a nuova vita dopo avere conosciuto un momento di declino a seguito della sua dismissione: infatti quella che era una vecchia fabbrica diroccata, mantenendone l’architettura e la struttura, si è trasformata in hotel di lusso, centro commerciale e direzionale, polo fieristico contornato da giardini e fontane; a margine vi è la storica palazzina direzionale della FIAT che da qualche anno è tornata ad ospitare i vertici dell’azienda torinese. Ma le cose più interessanti del lingotto sono… sul tetto!! Infatti proprio sul tetto vi è la famosa pista ovale con curve paraboliche che compare nello spot della grande punto, vi è la bolla di cristallo e la “navicella” che contiene alcune fra le più pregiate opere della collezione d’arte di Gianni Agnelli. E posto che anche i profani non possono rimanere indifferenti davanti ai dipinti del Canaletto facenti parte della collezione, è innegabile che la pista susciti un fascino particolare: intanto perché ci si trova in piena città all’altezza del decimo piano, poi perché questo tracciato rappresenta qualcosa di importante nella storia della FIAT; in più non capita tutti i giorni di avere questa struttura a propria disposizione con la possibilità di sfrecciare sulla curva parabolica al volante delle nostre “850”. Ovviamente non ci siamo fatti sfuggire un’occasione irripetibile come questa e, dopo una breve sosta nel piazzale antistante la struttura, dove abbiamo ricevuto il road book (un capolavoro) e un meraviglioso cappellino celebrativo della manifestazione, abbiamo imboccato la rampa elicoidale che, fra sgommate e colpi di clacson, è stata rapidamente percorsa piano dopo piano, curva dopo curva fino allo sbocco sul tetto; dopo le foto di rito e la visita alla collezione Agnelli le vetture hanno cominciato a percorrere in lungo e in largo il tracciato, con un pò di panico perché all’inizio la curva parabolica mette soggezione, poi, giro dopo giro, sempre con maggiore disinvoltura; la più scatenata è stata ancora una volta Federica che, come già avvenuto a Vizzola Ticino, si è impossessata del posto guida della spider gialla ed ha girato forsennatamente fino a quando una nube di fumo bianco si è levata dal cofano ed ha consigliato una sosta ai margini del tracciato. Ci siamo anche divertiti ricostruendo la scena dello spot della punto dove una pattuglia di 3 auto rappresentanti i colori della bandiera italiana procedono affiancate sulla parabolica per poi sfrecciare nel rettifilo. Dunque una full immersion riuscita e piacevole; verso le 12,30 le vetture hanno imboccato la rampa per discendere nuovamente a piano terra e dirigersi alla palazzina di caccia di Stupinigi (chissà perché si chiama palazzina, visto che si tratta di un castello enorme!!) Di fronte alla quale il ristorante “La Sabaudia”, attendeva gli equipaggi per deliziarne il palato con la squisita enogastronomia piemontese.
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita della Giugiaro Italdesign di Moncalieri, che ci ha riservato un’accoglienza davvero indimenticabile: un gruppo di loro funzionari ci ha letteralmente aperto le porte del museo dei prototipi illustrandocene le caratteristiche fin nei minimi dettagli; nel contempo una equipe di fotografi immortalava le nostre vetture ed il nostro gruppo; era inoltre presente Tommaso Marco Valinotti, collaboratore della rivista “Ruoteclassiche” che ha curato il servizio sul nostro club pubblicato sul numero di gennaio 2006; quando abbiamo lasciato il museo ci siamo trasferiti nella sala “realtà virtuale”, dove vengono fatte le sperimentazioni sui prototipi, e i gentili addetti ce ne hanno illustrato le modalità di funzionamento; e all’uscita due splendide sorprese: la consegna di un enorme libro che raccoglie le più belle immagini dei prototipi Italdesign e una busta contenente due fotografie: una era la foto di gruppo scattata un’ora prima davanti all’ingresso, la seconda è la riproduzione della prima bozza del disegno della nostra amata “850”: una vera e propria chicca che non mancherà di suscitare l’invidia degli assenti!!!
A questo punto il gruppo ha lasciato Moncalieri per dirigersi verso le colline per raggiungere l’albergo a Sangano: ricoverate le spider in garage, i partecipanti hanno trascorso una bella serata in compagnia, animata da musica anni ’60, senza disdegnare affatto i piaceri della gola.
Domenica mattina nuova discesa verso il centro cittadino dove ci attendeva la visita al monumento simbolo di Torino: la Mole Antonelliana. Forse non tutti sanno che la celebre costruzione non è solo un fantastico balcone da cui ammirare tutta Torino e le Alpi che la circondano: al suo interno è infatti stato realizzato alla fine degli anni 90 il museo del cinema, che ricostruisce la storia della cinematografia dai tempi della lanterna magica ai giorni nostri; al suo interno sono state riprodotte le ambientazioni di alcuni fra i più celebri film “cult” oltre ad una serie di immagini d’epoca; non mancano le proiezioni su due mega-schermi che si possono guardare da confortevolissime poltrone orizzontali: un esperienza interessante e senz’altro rilassante.
Ovviamente le spider, posteggiate all’esterno della Mole e controllate dall’occhio vigile degli organizzatori, hanno suscitato l’interesse e la curiosità dei turisti che si accodavano per accedere alla mole.
Non poteva mancare una puntatina alla basilica di Superga, tramite la salita “Sassi-Superga” : dopo una breve sosta per la visita del monumento, i radunisti hanno imboccato la strada panoramica in direzione di Pecetto per raggiungere il ristorante “da Carletto” dove era previsto il pranzo conclusivo e la consegna di un omaggio. Quindi una due giorni che resterà a lungo nella memoria dei partecipanti e che ha sancito, ancora una volta, il clima di amicizia che lega i soci del nostro sodalizio. Un cenno particolare merita l’equipaggio giunto dalla provincia di Ancona che, fra andata ritorno ed itinerario del raduno ha percorso oltre 1300 km in un week end. Doverosi ringraziamenti agli organizzatori Davide, Gilda e Stefano che, oltre ad avere curato tutto con l’efficienza e la precisione tipica dei piemontesi, ci hanno fatto stare veramente bene; citiamo anche il padre di Gilda che, alla veneranda età di 88 anni, si è scatenato in un twist con l’entusiasmo e l’energia di un giovanotto!! E inoltre il ringraziamento va esteso ad Aldo, il proprietario del pulmino che ha risolto il problema del trasporto dei bagagli e al motociclista che ha scortato il corteo.
Un grazie particolarmente caloroso al personale della Giugiaro Italdesign che ci ha accolto in maniera semplicemente indimenticabile.
Appuntamento al prossimo raduno….