David Andrew Sargentini, Gilda Fogli ed il figlio Stefano Cerri formano il dinamico terzetto che ha messo insieme il raduno di Settembre di quest’anno. Ci tenevano ad organizzarlo a Torino nell’anno dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia e l’ultimo a coronamento di un primo ventennio di vita del Club dato che nel 2012 ricorrono i 20 di vita del nostro sodalizio. Al secondo raduno come organizzatori: porta la loro sigla anche quello del 2007 che ci ha visti scorazzare sulla pista del Lingotto in un analogo week-end di sole.
Finalmente il sole!!! Dopo ben cinque raduni dove l’acqua ha accompagnato le nostre manifestazioni, il caldo di questo inizio settembre particolarmente mite ha fatto sì che tanto il viaggio quanto il raduno potessero essere vissuti all’insegna del bel tempo; quindi tutti gli equipaggi hanno volentieri aperto la capote per assaporare questo scampolo d’estate in una Torino tirata a lucido per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tutti coloro che avevano partecipato al raduno “Augusta Taurinorum” del 2007, particolarmente apprezzato, aspettavano con impazienza questa nuova occasione per ritornarci: e, come previsto, l’organizzazione di Davide, con il sempre prezioso supporto di Gilda e Stefano, ha egregiamente risposto alle aspettative dei 20 equipaggi partecipanti; organizzazione che peraltro è stata messa a dura prova da un evento che è capitato per la prima volta in un nostro raduno e che ha in parte rovinato la manifestazione: infatti sabato mattina un incidente (che poteva avere conseguenze ben più gravi) ha coinvolto tre delle spider presenti ed ha costretto gli organizzatori ad un superlavoro per cercare di dare la necessaria assistenza ai soci coinvolti e, nel frattempo, garantire nel modo più indolore possibile il proseguimento del programma per gli altri partecipanti.
Ma andiamo con ordine e partiamo da venerdì, quando gli equipaggi si sono concentrati al Park Hotel “Villa Salzea” di Trofarello: si respirava il solito clima di gioia e di amicizia ed il viavai delle spider è stato intenso per tutta la giornata fino all’arrivo degli ultimi ritardatari; oltre alle spider, fra cui quella del nostro socio francese, erano presenti una X1/9, una Barchetta ed una 130 Coupé.
Il programma prevedeva la cena presso il ristorante “Le Griglie” di Pecetto e, per agevolare il trasferimento dei partecipanti è stato addirittura previsto un comodo servizio di bus navetta; la cena si è rivelata particolarmente piacevole e le ore sono passate velocemente con la consueta allegria.
Il mattino dopo la carovana lasciava l’albergo per raggiungere il rinnovato Museo dell’Auto in corso Unità d’Italia; con noi c’era anche Enrico Re, già intervenuto lo scorso anno ad Acqui, indimenticato protagonista dell’impresa della nostra 850 al Rally di Montecarlo ed alla Targa Florio del 1969; purtroppo, uscendo dalla tangenziale, lungo una rampa in leggera discesa, i freni della “berlinetta” di Felice Palladino improvvisamente hanno ceduto: il pedale è andato a fondo corsa senza nessun effetto e al guidatore è stato impossibile evitare l’impatto con la vettura di Carlo Longobardi che lo precedeva: lo schianto è stato violento e la “prima serie” rossa dei coniugi bolognesi veniva a sua volta spinta contro la Sport Spider color ocra del neo socio Luciano De Giovanni; le auto che erano in testa al corteo non si sono accorte di nulla mentre chi è rimasto sul posto, dopo avere preso atto che fortunatamente nessuno si era fatto male (la signora Longobardi ha incassato senza battere ciglio una sonora testata, complimenti per lo spirito con cui ha reagito!), superato lo sgomento iniziale, ha cercato di aiutare i malcapitati ma nel giro di poco ci si è resi conto che c’era ben poco da fare: la Racer, con il muso ammaccato, era priva di freni mentre è parso subito chiaro che la peggio era toccata alla spider di Longobardi, pesantemente danneggiata sia davanti che dietro: il particolare lo spostamento della traversa che sorregge il motore aveva messo il cambio fuori uso e non consentiva alla vettura di rimettersi in marcia; tutto sommato contenuti, per fortuna, i danni alla terza auto. Grazie alla prontezza degli organizzatori, con rapidità sono intervenuti due carri attrezzi di un‘officina di fiducia per rimuovere le due vetture con i danni maggiori: la berlinetta di Felice veniva portata in officina per la riparazione dei freni in modo tale da renderla nuovamente marciante nel giro di poche ore mentre la spider di Carlo veniva lasciata nel parcheggio dell’albergo in attesa che arrivasse a ritirarla il suo carro attrezzi da Bologna. Da segnalare il clima di massima serenità fra le persone coinvolte: nessuno, nonostante la situazione sgradevole, ha perso la calma e il tutto non ha avuto strascichi durante la prosecuzione del raduno, svoltasi nel migliore dei modi; e per cercare di consolare Felice e Carlo abbiamo regalato loro gli abbonamenti che Epocauto gentilmente ci aveva messo a disposizione. Nel frattempo il resto del gruppo si era riunito ed aveva raggiunto il Museo dell‘Auto che, dopo la recente ristrutturazione, è stato intitolato a Gianni Agnelli; nel piazzale antistante, Gilda aveva improvvisato un tanto inatteso quanto graditissimo buffet mentre all’interno abbiamo approfittato della gentilezza e della disponibilità di Tommaso Valinotti, noto giornalista torinese esperto di auto, che si è offerto di fare da guida al gruppo in assenza di Davide, impegnato ad assistere i soci coinvolti nell’incidente.
Il Museo dell’Auto, la cui ristrutturazione ha comportato quattro anni di lavori ed una spesa di oltre 33 milioni di Euro, dispone di una superficie di oltre 9.000 metri quadrati suddivisa su tre livelli e in 30 differenti aree tematiche, oltre ad un‘area destinata ad esposizioni temporanee, sale congressi, ristorante e 2000 metri quadrati di garage sotterraneo dove sono conservate altre vetture che permettono una rotazione dei modelli esposti. Quello che si vuole trasmettere al visitatore è il concetto che l’auto non è soltanto un mezzo di trasporto ma che spesso è stata la protagonista di eventi storici (si pensi ad esempio alle lunghe file di Trabant in fuga dalla Germania Est in occasione della caduta del muro di Berlino) ed ha accompagnato il cambio delle abitudini della società nel corso degli anni. Ogni area tematica presenta quindi i modelli nella giusta collocazione storica e contestuale, con l’ausilio di postazioni multimediali che accompagnano e coinvolgono il visitatore; numerosi anche i filmati d’epoca e di rilievo le scenografie e le ambientazioni; un po sottotono, in verità, qualche esemplare di vettura che necessiterebbe di cure urgenti ma, si sa, in questi tempi di soldi ne girano pochi per cui bisogna fare di necessità virtù; complessivamente la collezione del Museo consta di circa 200 vetture di 85 marche differenti. La visita ha impegnato tutta la mattinata e, grazie anche alle spiegazioni di Tommaso, che oltre che bravo è pure simpatico, è stata di notevole interesse.
In tarda mattinata siamo stati raggiunti anche da Gian Beppe Panicco, responsabile dell’Ufficio Pubbliche Relazioni della Carrozzeria Bertone per tanti anni e che già ai tempi della nostra 850 ricopriva un ruolo di assoluto protagonista. Il pranzo è stato organizzato presso il ristorante all’interno della struttura mentre gli appassionati di shopping hanno potuto scatenarsi nell’acquisto di qualche gadget al bookshop.
Una volta lasciato il Museo, abbiamo risalito i tornanti che conducono al Colle della Maddalena, da cui si gode una splendida vista sulla città: e discendendo, in molti hanno pensato che i freni della Racer di Felice hanno ceduto nel momento giusto: meglio non pensare, infatti, alle conseguenze se ciò fosse avvenuto discendendo dal colle.
Ci siamo quindi diretti a Pessione per visitare i sotterranei della Martini & Rossi, nota in tutto il mondo per i suoi aperitivi, che ospitano un interessante museo dell’enologia in cui sono esposti strumenti e accessori per la vinificazione; di notevole impatto gli enormi torchi provenienti da diverse zone. Ultimata la visita siamo rientrati in albergo per prepararci per la cena che si è tenuta nel ristorante “Grotta Gino” di Moncalieri; la particolarità del locale è che la sua costruzione sorge su un dedalo di canali sotterranei, alcuni dei quali percorribili con una barca; la cena si è svolta come da copione e, come sempre, il tanto atteso “discorso del presidente” per l’ennesima volta è andato a farsi friggere!
Siamo già arrivati a domenica, la cui mattina è stata dedicata alla visita della Villa della Regina, recentemente riaperta dopo anni di abbandono; la costruzione e la posizione sono incantevoli, così come dovevano essere i giochi d’acqua, non del tutto ripristinati; peccato per il parco in condizioni un po dimesse, ma sicuramente si è trattato di una tappa interessante, inedita e al di fuori dal tradizionale circuito turistico torinese.
Il pranzo conclusivo si è tenuto all’ottimo ristorante “Casa Casellae” di Chieri la cui filosofia è basata sull’esclusivo utilizzo dei prodotti del territorio locale.
Non resta che concludere questo breve resoconto con i rituali ringraziamenti: in primis a Davide per la realizzazione e a Gilda e Stefano che gli hanno dato manforte nonostante dovessero adempiere ad altri impegni; poi ad Andrea, fratello di Davide, che ha fatto da sorvegliante alle auto durante la visita al museo, alla pasticceria “Arte Bianca” di Cassetta Paolo Moncalieri per il rinfresco; alla carrozzeria “Safari 2000” di D’Aloia Enzo & Toni Via Genova – Villastellone per l’assistenza prestata, a Tommaso Valinotti, la cui presenza ha costituito un notevole valore aggiunto durante la visita, a Renato Nolli del Veteran Car Club Torino che ci ha scortati, a Gian Beppe Panicco ed Enrico Re, che hanno voluto onorarci della loro gradita presenza. Un saluto particolare ad Elisabetta Farmeschi che per motivi familiari non ha potuto essere dei nostri. Speriamo nella prossima occasione per ringraziarla di persona dopo averla avuta per tanti anni come affabile, gentile e sempre disponibile punto d riferimento all’interno della Carrozzeria Bertone. Un grazie anche alla P&P Italia Allestimenti, all’amico Stefano di ARTEFORMA ed a Marcello Delfini dei Magazzini dell’Auto per il loro fattivo aiuto.
Torino ha salutato i radunisti con un magnifico sole che li ha accompagnati fino a destinazione, rendendo questo weekend ancora più piacevole.
Appuntamento al prossimo raduno….